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L'ENTREPRISE

"UN DIO SENZA ESERCITI"

L’intolleranza religiosa, che spesso tracima nel terrorismo, nell’omicidio, nella persecuzione, fallisce il suo compito perché non riesce a ridurre totalmente a propaganda le ragioni della fede, che non ammettono confini e parlano all’uomo, alla sua dimensione più ultimativa e profonda. Le persecuzioni – così come emerge dalla ricerca contenuta in questo libro e realizzata dal Centro Studi di Volocom, il Volocom Institute of Strategic Studies – non sono il risultato di divergenze teologiche o dottrinali, ma sono alimentate da interessi politici e dalla strumentalizzazione delle fedi.

In questa prospettiva le istituzioni religiose, i giovani e le organizzazioni della società civile devono lavorare insieme per creare spazi di dialogo e piattaforme di confronto costruttivo. Le religioni, se liberate dai fardelli del fanatismo e della strumentalizzazione politica, possono diventare potenti veicoli di pace e riconciliazione. Allo stesso modo, chi non aderisce a una fede religiosa deve poter vedere il valore della cooperazione e della solidarietà come base di una società giusta e pacifica.

Il messaggio finale, quindi, non è solo di speranza, ma di azione concreta: il cambiamento parte da ognuno di noi, da come scegliamo di vedere l’altro, da come decidiamo di ascoltare e comprendere prima di giudicare. Un mondo migliore non è solo possibile, ma è nelle nostre mani. E Dio, ovviamente, non ha bisogno di alcun esercito!

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